Proprietà e benefici del caffè: una bevanda dal valore sorprendente
Amico di cervello e cuore, scudo contro alcune malattie croniche: se assunto con moderazione, sono molteplici i benefici del caffè, uno scrigno di virtù.

- Il caffè non è solo un piacevole rito quotidiano: nasconde, infatti, tante insospettabili virtù.
- Parlando dei benefici del caffè, la parola d’ordine è: moderazione. Cinque tazzine al giorno, per gli esperti, posson bastare.
- Attenzione al consumo complessivo giornaliero di caffeina, presente non solo nel caffè ma anche in altre bevande, in certi alimenti e in alcuni farmaci e integratori.
- Tra le virtù del caffè spicca il significativo contenuto di polifenoli, che hanno una funzione protettiva nei confronti dell’organismo.
- Varie evidenze scientifiche convergono sul fatto che il caffè non rappresenti un nemico della salute cardiovascolare, se bevuto con moderazione.
- Tra i benefici del caffè c’è anche una funzione di “scudo” nei confronti di alcune malattie croniche, tra cui il diabete di tipo 2.
Le virtù del caffè
Aromatico e deciso. E, ancora, inconfondibile e avvolgente. L’elenco degli aggettivi potrebbe continuare all’infinito. Del resto, tutti noi abbiamo il nostro caffè preferito. Quello che amiamo gustare in determinati momenti della giornata, da soli o in compagnia.
Il caffè regala ogni volta un’emozione diversa. Unica. Potremmo dire, in qualche modo, che il caffè ci rende felici. In effetti, la scienza ha dimostrato specifici benefici del caffè in tal senso. La caffeina, contenuta (anche) nel caffè, eleva i livelli di serotonina, dopamina e noradrenalina. Tradotto: contribuisce a migliorare l’umore e riduce il rischio di depressione¹. Il caffè nasconde anche altre insospettabili virtù. L’importante, raccomandano gli esperti, è non esagerare con le dosi. E, in caso di patologie pregresse, seguire le indicazioni del proprio medico.

Occhio alla caffeina nascosta
Per chi si chiede quanti caffè al giorno si possano bere, la raccomandazione dei nutrizionisti è di non superare le 4-5 tazzine. A dirlo è, tra le altre, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).
Parola d’ordine: moderazione. Ciò consente di massimizzare i benefici del caffè, riducendo le possibili controindicazioni.
L’accento è, in particolare, sulla caffeina. Da questo punto di vista, l’apporto quotidiano di caffeina, per un adulto sano, può arrivare al massimo a 400 milligrammi. S’intende l’apporto complessivo: la caffeina, infatti, non è contenuta solo nel caffè. La ritroviamo, per esempio, anche nel cacao e nelle foglie di tè. È, inoltre, presente talvolta in:
- alimenti, come i prodotti di pasticceria;
- bevande energetiche;
- farmaci, cosmetici e integratori alimentari.

I benefici del caffè: uno scrigno di antiossidanti
Vediamo meglio quali sono gli effetti benefici del caffè. Innanzitutto, il caffè è un prezioso alleato del benessere. Questo per la presenza di tanti composti naturali bioattivi come i polifenoli. Nella fattispecie, il caffè contiene acido clorogenico, lignani, l’alcaloide trigonellina e le melanoidine. Apporta, inoltre, magnesio, potassio e vitamina B3 (niacina). Tali elementi contribuiscono a:
- ridurre lo stress ossidativo delle cellule;
- migliorare il microbiota intestinale;
- modulare il metabolismo di glucosio e grassi.

Il caffè fa bene al cervello
I benefici del caffè si estendono anche alla sfera cerebrale. Se da tempo sono noti i suoi effetti positivi sulla memoria, l’attenzione, i tempi di reazione e l’umore, un recente studio² è andato oltre. Ha indagato, nel dettaglio, le interazioni tra le diverse aree del cervello, evidenziando connessioni funzionali più efficienti nei consumatori abituali di caffè. Ciò si traduce, tra l’altro, in un migliore controllo del movimento, della memoria e della capacità di apprendimento. Studi epidemiologici hanno poi mostrato incoraggianti effetti preventivi nei riguardi di patologie diffuse come il diabete di tipo 2 e il morbo di Parkinson.
LEGGI ANCHE: Caffè mal di testa: che relazione c'è?

Caffè: una questione di cuore
Sulla questione dei benefici del caffè, il rapporto tra caffeina e cuore è tra i più dibattuti e quello su cui la scienza si è soffermata maggiormente. Ad oggi è noto che, nel breve termine, la caffeina può far aumentare la pressione sanguigna. Regolarizzandone il consumo, l’organismo sviluppa, tuttavia, una forma di tolleranza. A giocare un ruolo decisivo sarebbe un preciso polifenolo: l’acido clorogenico contenuto nella bevanda.
In ogni caso, l’assunzione di caffè non è associata al rischio di ipertensione né allo sviluppo di malattie coronariche ed altre patologie collegate all’apparato cardiovascolare. Anzi, una recente ricerca dell’American college of cardiology³ indica il caffè come un alleato della salute cardiovascolare. Uno studio⁴ condotto su persone cardiopatiche con precedente infarto miocardico ha dimostrato come bere 2-4 tazzine di caffè al giorno non presenti controindicazioni. Ciò, ovviamente, nel quadro di una dieta sana ed equilibrata.
E le altre malattie?
Come anticipato, tra i benefici del caffè c’è la sua funzione di “scudo” nei confronti di alcune malattie croniche. È il caso, per esempio, del diabete di tipo 2. È stato riscontrato che consumare 3-4 tazzine di caffè non zuccherato al giorno non incrementa il rischio d’insorgenza di questa patologia. La caffeina, infatti, contribuisce al bilancio energetico, attraverso una riduzione del senso di fame e un aumento del metabolismo basale. La caffeina, inoltre, è in grado di ridurre la sensibilità all'insulina, ma prevalentemente nel breve termine.
NOTE
1Tra le fonti: Institute for Scientific Information on Coffee (ISIC); Let's have a cup of coffee! Coffee and coping communities at work; Daily microbreaks in a self-regulatory resources lens: Perceived health climate as a contextual moderator via microbreak autonomy.
