Conosci il caffè del nonno? Ecco come preparare una gustosa crema fredda al caffè
Il caffè della Moka si unisce a panna e zucchero per dar vita a una crema fredda, facile da preparare e ideale per i mesi estivi: scopriamo i segreti del caffè del nonno.

- Il caffè del nonno è una crema fredda, molto semplice da preparare a casa e ideale per i mesi estivi.
- Alcune fonti vogliono che i "papà" del caffè del nonno siano i pasticceri veneziani. Secondo altre ricostruzioni, le origini di questa crema di caffè freddo risalirebbero al cosiddetto Mazagran, che deve il suo nome alle imprese dei soldati francesi in Algeria nell'800.
- Per preparare la crema del nonno bastano pochi ingredienti, ma di qualità. A cominciare, ovviamente, dal caffè: la Moka è preferibile al filtro, in quanto restituisce un infuso più concentrato.
- L'importanza del "fattore tempo": scopriamo la ricetta e come fare il caffè del nonno, passo dopo passo.
Il caffè indossa una veste inedita
Il caffè è parte integrante della tradizione italiana. Lo beviamo appena svegli, nelle pause durante il lavoro o lo studio, dopo i pasti. Si tratta di un vero e proprio rito che puntella la quotidianità delle persone. Un aspetto peculiare del caffè risiede nella sua capacità di indossare abiti diversi, mantenendo però la sua identità. Sa, inoltre, dialogare con vari ingredienti per creare ricette gustose: lo abbiamo visto parlando del caffè shakerato; lo ribadiamo andando alla scoperta del caffè del nonno. Si tratta di una crema fredda molto semplice da preparare a casa e perfetta per i mesi estivi.
Come nasce la crema del nonno
Prima di concentrarci sulla preparazione, è utile ricostruire come e quando è nato il caffè del nonno, arrivato fino ai giorni nostri. Il caffè ha rappresentato per l'Europa una vera rivoluzione, non solo in campo gastronomico, ma anche sociale. Basti pensare ai caffè letterari, diffusisi con forza nel '700, luoghi di incontro e confronto tra i protagonisti della vita sociale, politica e culturale dell'epoca. È in questo vivace clima intellettuale che il caffè inizia a "cambiare forma" ed appaiono le prime varianti della bevanda, tra cui la crema del nonno. Le versioni su come abbia avuto origine questa bevanda divergono, unendo al solito verità storiche e leggende. Alcune fonti vogliono che i "papà" del caffè siano i pasticceri veneziani. Secondo altre ricostruzioni, invece, le origini di questa crema di caffè freddo andrebbero fatte risalire al Mazagran - il cosiddetto caffè freddo portoghese -, che deve il nome alle imprese dei soldati francesi in Algeria nell'800. Di certo c'è che il caffè del nonno ha, da tempo, una dimensione europea e non solo. In Francia, per esempio, la crème au café è un dolce leggero e raffinato ancora oggi molto in voga. Altrove vengono aggiunti liquori o spezie. Ognuno, insomma, ha il "suo" caffè del nonno.
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Come fare il caffè del nonno
Il caffè del nonno è molto facile da preparare: bastano pochi ingredienti, ma di qualità. A cominciare, ovviamente, dal caffè: se si cerca un sapore più deciso, la miscela Robusta è l'ideale, mentre l'Arabica garantisce un gusto più delicato e morbido.
Per la preparazione di una gustosa crema del nonno, la Moka è preferibile al filtro, in quanto restituisce un caffè più concentrato. Questo renderà il gusto della nostra crema al caffè più intenso e ricco. Anche la consistenza del caffè per Moka è perfetta per realizzare un caffè del nonno a regola d'arte. In questo senso, ricordiamo che il caffè macinato per Moka deve avere grana media e grossolana per agevolare il passaggio dell'acqua attraverso la polvere, evitando il rischio di avere un caffè bruciato e dal cattivo sapore. Una macinatura appositamente studiata per la Moka, come quella del Perfetto Moka Bialetti, regala un risultato in tazza corposo, cremoso e dalla giusta intensità aromatica.

La ricetta del caffè del nonno: ingredienti e preparazione
Come spesso accade quando si parla di caffè, anche la preparazione della crema del nonno richiede pazienza e attenzione. Gli ingredienti, per 5 persone, sono:
- 40 g di zucchero;
- 270 g di panna fresca liquida (a scelta, vegetale o meno), a temperatura fredda;
- 80 g di caffè preparato con Moka, circa 2 tazzine.
Quando il caffè è pronto, lo si lascia riposare per qualche minuto prima di versarlo in una ciotola e aggiungere lo zucchero, mescolando. A questo punto, bisogna lasciare raffreddare l'infuso affinché raggiunga una temperatura adatta per essere messo in frigorifero. Trascorsa almeno un'ora (si può accelerare, optando per il freezer), si monta la panna fredda, aggiungendo un po' alla volta il caffè, fino a farle assumere una consistenza cremosa. Un trucco? Per montare la panna più agevolmente, è consigliabile "mettere al fresco" anche le fruste. Ultimata la fase di preparazione, si copre il recipiente con della pellicola e si ripone il tutto in frigorifero per un'altra ora prima di servire. Non prima del tocco finale perché, si sa, anche l'occhio (e il galateo del caffè) vuole la sua parte. In questo senso, si può decorare il caffè del nonno con cacao o scaglie di cioccolato. In alternativa, si può guarnire con granella di noci o accompagnare la crema del nonno con biscotti, preferibilmente secchi.
NOTE
1Per approfondire: Bevande alcoliche: se sì, solo in quantità controllata, CREA
2Una unità alcolica (U.A.) corrisponde a circa 12 grammi di etanolo. Vale a dire un bicchiere piccolo (125 ml) di vino di media gradazione o un bicchierino (840 ml) di superalcolico
3Come ricordano le Linee guida per una sana alimentazione, il contenuto medio di alcol presente nelle bevande alcoliche varia molto. I distillati (grappa, cognac, ecc.) sono caratterizzati da un maggior tenore alcolico (35-50% o più). In genere, il tenore alcolico dei liquori, tra cui amari e digestivi, è compreso tra 21 e 50% vol.
4Alcol, zero o il meno possibile, ministero della Salute