Gli anziani non possono bere caffè: ecco perché è vero il contrario
Bere caffè fa bene a ogni età: la scienza conferma le sue proprietà benefiche, anche per chi è più in là con gli anni.

- In età avanzata può aumentare la sensibilità alla caffeina, ma numerosi studi hanno portato alla luce il forte binomio caffè-benessere anche nei consumatori più in là con gli anni.
- Per gli esperti, l'impatto del consumo di caffè nel mantenimento della salute nel soggetto anziano non solo non è negativo: bere caffè con moderazione può addirittura aiutare a stare meglio.
- Il caffè fa bene agli anziani. O, perlomeno, non è da escludere a priori. Aumenta la performance psicofisica e contrasta il calo pressorio post-prandiale.
- Quanti caffè al giorno? Per gli anziani il limite si abbassa a 2-3 tazzine, tenendo conto del computo complessivo di caffeina, che può essere assunta da altre fonti.
- Come durante la gravidanza e l'allattamento, si può bere caffè da anziani, ma con moderazione, nell'ambito di una dieta sana ed equilibrata e valutando il caso specifico.
Tante opzioni e qualche fake news
Dolce risveglio mattutino e immancabile lieto fine a tavola, il caffè è, a tutti gli effetti, parte della nostra quotidianità. Bere caffè è un rito che coinvolge a tutte le età, dai più giovani agli anziani, diventando spesso occasione di incontro e condivisione. Attorno al tema del suo consumo e degli effetti sulla salute ruotano varie opinioni, talora contrastanti, e pure qualche fake news. Una di queste riguarda la fascia senior di consumatori, su cui ci concentriamo in questo articolo. È convinzione diffusa che, più l'età avanza, più il caffè impatti negativamente sull'organismo. In molti decidono, quindi, di evitarlo a priori, prediligendo bevande prive di caffeina. In realtà, gli esperti hanno evidenziato, a più riprese, le proprietà benefiche della bevanda anche per i consumatori più âgé, arrivando a sostenere che, con moderazione e attenzione, il caffè fa bene agli anziani.
Caffè e anziani: quanti falsi miti
Partiamo subito dallo sfatare alcuni falsi miti. È errata, o meglio incompleta, l'idea che la caffeina raggiunta una certa età, possa diventare una pericolosa antagonista della nostra salute. Può aumentare, è vero, la sensibilità a questo alcaloide, ma sono numerosi gli studi che hanno portato alla luce il forte binomio caffè-benessere. Lo evidenzia con efficacia un'analisi delle Nutrition Foundation of Italy¹, ente non profit che promove il dibattito scientifico, la corretta informazione e la ricerca in tema di alimentazione e salute. Per gli esperti, l'impatto del consumo di caffè nel mantenimento della salute nel soggetto anziano non solo non è negativo, ma, se consumato con moderazione, può addirittura aiutare a stare meglio. Una conferma arriva per esempio dalla Società italiana di nutrizione umana (SINU), che qualche tempo fa ha inserito il caffè in un focus specifico dedicato a invecchiamento e longevità.

Bere caffè fa bene anche quando l'età avanza
I nutrizionisti della SINU hanno messo in evidenza che i benefici del caffè sono molteplici e altrettanto sottovalutati. Oltre alla caffeina, la bevanda contiene svariate componenti bioattive. Si tratta di sostanze che possono influire positivamente sulla salute, determinando anche una riduzione del rischio di sviluppare alcuni gravi patologie. Dal forte potere antiossidante, queste sostanze, agendo in sinergia:
- hanno effetti preventivi in patologie come il diabete di tipo II e il morbo di Parkinson;
- diminuiscono il rischio cardiovascolare;
- contribuiscono al miglioramento della memoria a lungo termine² e all'aumento delle performance cognitive;
- riducono il rischio di carcinoma epatocellulare, il più comune tumore del fegato³.
In merito alla correlazione caffè e anziani, la caffeina è anche un valido alleato contro il calo di pressione tipico del post-pranzo⁴ e aiuta a controllare il valore del colesterolo nel sangue. Si può, insomma, bere caffè anche da anziani, a patto di non eccedere con le dosi e, ovviamente, valutando il caso specifico.
LEGGI ANCHE: Caffè e pressione: che relazione c'è?

Il troppo, come sempre, stroppia
Analizzando le principali evidenze scientifiche oggi disponibili, è possibile affermare che il caffè fa bene agli anziani. O, perlomeno, che non è da evitare a priori. È quanto asseriscono le Linee guida per una sana alimentazione⁵, secondo cui non è vero che gli anziani non possano bere caffè, sostengono gli esperti del Crea. Infatti, anche se in età avanzata aumenta la sensibilità alla caffeina, il caffè può essere utile. Si evidenzia, anche qui, il contributo offerto in termini di aumento della performance psicofisica e di contrasto del calo pressorio post-prandiale, di cui spesso gli anziani soffrono. Quanti caffè al giorno? Per gli anziani, non più di 2-3 tazzine. Vale un po' quanto detto per la fase gravidanza e per l'allattamento: si può bere caffè, ma con moderazione e tenendo conto del computo totale della caffeina assunta in un giorno. Un'assunzione misurata di caffè nell'ambito di una dieta sana ed equilibrata non espone a rischi per la salute. Viceversa, un consumo eccessivo apre a possibili effetti collaterali, tra cui tachicardia, sbalzi pressori e cefalee. Ancora una volta, dunque, la parola d'ordine è moderazione: un consiglio che non tiene conto della carta d'identità.
NOTE
1 Per approfondire: Caffè, antiossidanti e benessere: nuove prospettive, Nutrition Foundation of Italy
2 Post-study caffeine administration enhances memory consolidation in humans
3 Coffee reduces risk for hepatocellular carcinoma: an updated meta-analysis
4 Self-Reported Coffee Consumption and Central and Peripheral Blood Pressure in the Cohort of the Brisighella Heart Study
5 Linee guida per una sana alimentazione, CREA