Moka nuova: ecco cosa fare per partire subito con il piede giusto
Prima del debutto una caffettiera ha bisogno di un “rodaggio”. Scopriamo, in caso di Moka nuova, cosa fare per iniziare al meglio un rapporto duraturo.

- Il ciclo di vita di una Moka è piuttosto lungo: all’inizio, però, è opportuno osservare alcune semplici, ma essenziali regole.
- Al primo utilizzo, occorre lavare la caffettiera con cura: basta semplicemente usare dell’acqua.
- Moka nuova, cosa fare nei primi metri del viaggio insieme: dal lavaggio iniziale ai funzionamenti a vuoto.
- L’importanza dei (3) caffè a perdere: donano una patina protettiva che protegge le preparazioni future, esaltando l’aroma del caffè.
L’importanza dei primi passi
Potremmo dire: il vissuto che diventa valore aggiunto. La caffettiera, si sa, non è un mero utensile. È, piuttosto, uno scrigno generoso di profumi ed esperienze. Da questo punto di vista, la Moka Express detta la linea, con un ciclo di vita piuttosto lungo, grazie ai materiali utilizzati e ai segreti di produzione. Insomma, se non proprio per sempre, una Moka è compagna fedele per un lungo segmento di vita. Un percorso che inizia ovviamente con l’acquisto della caffettiera. Una volta portata a casa la nostra Moka nuova, cosa fare per iniziare al meglio il rapporto? Ecco, passo dopo passo, le azioni da mettere in atto per fare fin da subito un caffè a regola d’arte.
Cosa fare in caso di Moka nuova. Chi ben comincia…
Parlando di una Moka nuova, cosa fare per iniziare subito al meglio? Come in un rapporto sentimentale, bisogna conoscersi e rodarsi un po’. C’è chi pensa che non serva concentrarsi su questi aspetti preliminari con una Moka appena acquistata. In realtà, le cose non stanno proprio così. Se il rapporto con la nostra caffettiera nuova sarà lungo e soddisfacente, dipende in buona parte dalla qualità dei primi passi compiuti assieme. Al primo utilizzo, è buona norma lavare la caffettiera con cura. Per farlo, niente detersivi né prodotti abrasivi: si rischia, infatti, di danneggiarla. Basta semplicemente dell’acqua. Lo ribadisce anche il manuale d’uso della Moka Express, che suggerisce di fare alcuni caffè a perdere, cioè da non consumare. Indubbiamente un piccolo sacrificio. Ma anche un buon investimento per il futuro, come vediamo più avanti.
Tre passi per un caffè da dieci e lode
In caso di Moka nuova, sono tre i passaggi fondamentali da mettere in campo per assicurarsi in breve tempo un caffè eccellente. Vediamo nel dettaglio i primi due.
- Lavaggio della Moka
Come anticipato, il primo passo da fare è lavare con cura la caffettiera nuova, esternamente e al suo interno. In questo senso, basta usare dell’acqua. - Funzionamento a vuoto
Il secondo step consiste nel far funzionare la Moka a vuoto. Si riempie, cioè, regolarmente la caldaia di acqua, arrivando a lambire la valvola, ma non si mette il macinato nel filtro. In questo modo, l’acqua si scalda e, attraversando filtro e colonnina, pulisce al meglio la caffettiera.

Caffè a perdere: incipit vincente
Si arriva, quindi, al terzo passaggio essenziale con una Moka nuova: cosa fare per farle “assaggiare” l’odore del caffè? Il classico consiglio della nonna è quello che, effettivamente, fa la differenza. Si tratta, in sintesi, di preparare tre caffè a perdere:
- si riempie la caldaia di acqua, a temperatura ambiente, fino al bordo inferiore della valvola;
- si mette un po’ di macinato nel filtro;
- a questo punto si assembla la caffettiera, ponendola sul fuoco.
Gli infusi ottenuti non vanno versati in tazzina né consumati. Questa operazione fa sì che gli oli e le cere naturalmente presenti nel macinato creino una lieve patina isolante e protettiva all’interno della Moka. Un elemento invisibile, ma di grande rilevanza per proteggere le preparazioni future. Se non per sempre, per un lungo segmento di vita.