Quando bere il caffè? Appena svegli, a stomaco vuoto, dopo i pasti. Facciamo chiarezza
È frequente chiedersi quando bere il caffè nel corso della giornata. Una risposta univoca non c'è: vari fattori incidono sulla sua azione sul metabolismo.

- Concedersi una tazzina di caffè è una buona abitudine che caratterizza tutto l'arco della giornata.
- Quando bere il caffè? Al risveglio è una gioia ma, forse, non è questo il momento migliore. È "colpa" del cortisolo.
- Consumare caffè a stomaco vuoto può contribuire ad aumentare la sensazione di bruciore di stomaco e al reflusso gastrico.
- Bere caffè dopo aver pranzato favorisce il processo di digestione poiché stimola la salivazione e la secrezione dei succhi gastrici.
- Non vi è una stretta correlazione tra caffè e insonnia. Tuttavia, per chi soffre di questo disturbo del sonno, è consigliabile non bere caffè dopo le 17:00.
Un caffè per ogni momento
Il caffè, si sa, è un piacevole rito quotidiano. Per molti significa regalarsi qualcosa: una coccola per iniziare bene la giornata, una pausa dal lavoro, un'eccellente fine pasto.
Sulla carta, qualsiasi momento potrebbe essere quello giusto per gustare un buon caffè, da soli o in compagnia. Già, sulla carta.
E nella realtà? Al bando generalizzazioni e luoghi comuni. Il consumo di caffè ha un impatto sul nostro organismo. Gli effetti del caffè, tuttavia, dipendono sia dalle condizioni di salute dell'individuo sia dalle quantità ingerite. In questo articolo cerchiamo di capire, dunque, quando bere il caffè.

Il buongiorno si vede dal caffè
C'è chi ama svegliarsi solleticato dall'aroma del caffè appena fatto e dal borbottio della Moka. Un risveglio tipicamente italiano, in grado da solo di mettere di buonumore.
È, però, appena alzati che il nostro organismo produce il cortisolo. Si tratta di un ormone secreto dalla ghiandola surrenale che permette la corretta funzionalità di svariate attività. Per esempio, regola:
- la glicemia;
- l'azione del sistema immunitario;
- la pressione sanguigna.
Al risveglio i livelli di cortisolo cominciano a crescere, subendo un picco entro un'ora. Da questo punto di vista, bere caffè appena svegli interferirebbe con la produzione di cortisolo, di fatto "suggerendo" al nostro corpo di produrne meno. E, secondo uno studio¹, il consumo di caffè mentre il cortisolo è al suo massimo porterebbe a sviluppare, nel lungo termine, una tolleranza per la caffeina. Per rispondere al quesito relativo a quando bere il caffè al mattino, secondo alcuni esperti, l'ideale sarebbe attendere che i livelli di cortisolo scendano. Ossia aspettare circa un paio d'ore. La sveglia suona alle 7:00? Il primo caffè andrebbe consumato per le 9:00.
Chiariamo: non c'è alcun divieto di bere un caffè appena svegli. Meglio, però, sarebbe accompagnare la prima tazzina di caffè con del cibo.

Bere il caffè a stomaco vuoto
Nell'analizzare quando bere il caffè, va tenuto conto che la caffeina viene assorbita rapidamente dal corpo. In media bastano 30 minuti e rimane in circolo per alcune ore. Per questo, a digiuno, gli effetti del caffè sono avvertiti più in fretta.
Bere caffè senza aver prima toccato cibo può aumentare la sensazione di bruciore di stomaco e reflusso gastrico.
L'acido cloridrico rilasciato dalla caffeina, che in genere contribuisce a elaborare gli alimenti ingeriti, in loro assenza finisce per attaccare le mucose dello stomaco provocando questi disturbi. La caffeina, inoltre, tende a rilassare la valvola che fa fluire i cibi verso l'esofago, lo sfintere esofageo inferiore, causando acidità di stomaco.
Quando bere il caffè a pranzo aiuta
Quando bere il caffè? Concedersi una tazzina a fine pasto può esaltare alcuni benefici del caffè. In particolare, bere il caffè dopo aver pranzato favorisce il processo di digestione poiché stimola la salivazione e la secrezione dei succhi gastrici.
Attenzione, però, a consumarlo dopo un pasto abbondante. I grassi assimilati interagiscono negativamente con la caffeina. Di fatto, il metabolismo non riesce ad assimilare gli zuccheri che, così, rimangono in circolo nel sangue. In caso di abbuffate, quindi, è meglio attendere la fine della digestione prima di gustarsi un buon caffè.
Quest'ultimo, come già evidenziato, è ricco di polifenoli dall'azione molto importante. Diversi studi hanno evidenziato come queste sostanze antiossidanti permettano una dilatazione dei vasi sanguigni e contribuiscano a migliorare la circolazione. Non solo:
- aumentano i livelli dell'ormone che regola l'appetito;
- migliorano l'iperglicemia postprandiale;
- contribuiscono a diminuire lo stress ossidativo.
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Caffè al pomeriggio e la sera? Ni
Capire quando bere il caffè, è importante per valutare tutti gli elementi in gioco. Per esempio, se si soffre d'insonnia, è consigliabile non bere caffè dopo le 17:00. L'assunzione di caffeina² tende, infatti, a influenzare il ritmo circadiano, ovvero il nostro orologio biologico, ritardando l'addormentamento di circa 40 minuti. Sembra, infatti, che la caffeina blocchi i recettori dell'adenosina inibendo la percezione della sonnolenza. Va sottolineato, tuttavia, che non vi è una stretta correlazione tra caffè e insonnia. Molto dipende da:
- stato di salute complessivo della persona;
- quantità di caffeina che si assume durante la giornata;
- caratteristiche della miscela di caffè utilizzata.
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, una tazzina di caffè può essere consigliata agli anziani che soffrono di cefalea ipnica notturna. Questo perché aiuta a ridurne gli attacchi. In generale, gli effetti della caffeina sono molto eterogenei: conoscersi è il primo passo per capire come comportarsi.
