Come servire il caffè a casa? Galateo in piccoli sorsi
- Forse non tutti sanno come servire il caffè a casa: si tende a improvvisare e ad andare con il pilota automatico inserito. Ecco 5 consigli (e una chicca finale) da appuntarsi per fare bella figura con gli ospiti.
- Il caffè non andrebbe servito a tavola, ma in salotto o, comunque, in un luogo diverso rispetto a dove si è consumato il pasto.
- Ai padroni di casa spetta il compito di versare il caffè nelle singole tazzine. E, nel servire il caffè, va aggiunto anche lo zucchero, se gradito dall’ospite.
- Il galateo del caffè coinvolge anche gli invitati: scopriamo come bere il caffè con eleganza, valorizzando l’esperienza degustativa.
- Il grande dilemma: bicchierino d’acqua sì o no? E, se sì, quando è giusto sorseggiarlo?

La Coffee Etiquette
Quante volte, prima di ricevere degli ospiti a casa, passiamo da una stanza all’altra per verificare che tutto sia in ordine e accogliente? E poi, come solo noi italiani sappiamo fare, ci prodighiamo per preparare le migliori leccornie che soddisfino il palato di chi ci fa visita. Che sia a fine pasto o come pausa durante la giornata, a coronare il tutto vi è, immancabilmente, una buona tazza di caffè. E qui, spesso, si tende a improvvisare o ad andare con il pilota automatico inserito. Non tutti sanno i “segreti” su come servire il caffè a casa. Chiamatelo come volete: galateo, etichetta, buone prassi. Di certo c’è che si tratta di aspetti importanti per fare bella figura con gli invitati e, al contempo, valorizzare l’esperienza degustativa del caffè. Ecco, allora, 5 consigli preziosi più una chicca finale da tenere a mente.
1. Dove e come servire il caffè a casa
Contrariamente a quanto si possa ritenere, il caffè a casa non andrebbe mai servito a tavola. Che i vostri ospiti siano di passaggio oppure abbiano appena terminato il pranzo o la cena, vanno fatti accomodare in salotto. O, comunque, in un luogo diverso rispetto a dove si è consumato il pasto. Tutto l’occorrente va posizionato al centro di un tavolino, su un vassoio. Nello specifico:
- caffettiera;
- tazzine, ciascuna con piattino e cucchiaino;
- zuccheriera¹;
- latte e/o panna;
- eventuale alzatina/piattino con dolcetti.
Il caffè può essere servito direttamente dalla Moka, se ben manutenuta, oppure versato da un’apposita caraffa. La caffettiera ha il pregio di mantenere costante la temperatura del caffè. Come servire il caffè a casa se, invece, si dispone di macchine espresso e gli invitati sono numerosi? In questo caso, gli esperti suggeriscono di preparare più tazzine già in cucina, da portare poi in salotto con un vassoio. Eventualmente, qualora si disponesse di capsule diverse per aroma, tostatura e corpo, le si può proporre agli ospiti prima di procedere alla preparazione. In questo modo potranno scegliere il caffè preferito.

2. La tazzina giusta
Analizzando come servire il caffè a casa, a proposito di tazzine, queste si porgono vuote agli ospiti, in caso di caffè preparato con la Moka. Diversamente, come abbiamo visto, se si opta per la macchina espresso, le tazzine vanno preparate già in cucina e portate, già pronte, in salotto con un vassoio. La tazzina deve essere accoppiata al suo piattino e accompagnata da un cucchiaino. Quest’ultimo deve essere sempre rivolto a destra, al pari del manico. Per un’esperienza di degustazione del caffè ottimale, per gli esperti la tazzina ideale dovrebbe:
- essere di porcellana. Questo materiale è resistente e aiuta a conservare la temperatura della bevanda.
- Avere una forma tronco-conica, arrotondata all’interno e con il fondo “a uovo” per mantenere la compattezza della crema.
- Presentare l’interno bianco, per esaltare i cromatismi del caffè, e un bordo sottile per una piacevole sensazione a contatto con le labbra.
È importante, poi, che la tazzina possieda un’impugnatura che favorisca una presa pratica e sicura ed eviti il rischio di scottarsi.

3. Come si serve il caffè
Il compito di versare il caffè nelle singole tazzine spetta al padrone o alla padrona di casa, seguendo un preciso ordine. Nel dettaglio, si serve per prima la persona di maggior riguardo, poi le signore, iniziando dalle più âgé, e quindi gli uomini, lasciando per ultimi sé stessi. La tazzina, riempita per non più di due terzi, va sollevata con il suo piattino e consegnata all’ospite solo dopo avergli chiesto se gradisce dello zucchero. Che sia in granelli o in zollette, va aggiunta la quantità richiesta. Quindi si verifica l’eventuale desiderio dell’ospite di arricchire la bevanda con del latte o della panna. Questi ultimi, come anticipato, devono essere resi disponibili sul vassoio in appositi bricchetti.
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4. Il Bon Ton dell'ospite
Parlare di come servire il caffè a casa vuol dire, inevitabilmente, concentrarsi più sul padrone di casa che sull’ospite. In realtà, però, anche quest’ultimo ha delle piccole “regole” da rispettare. Per esempio, è buona norma non riporre il piattino sul vassoio tenendo in mano solo la tazzina. All’invitato, poi, spetta il compito di mescolare il caffè. Il bon ton vuole che si compiano dei movimenti dal basso verso l’alto. Questo consente, inoltre, di preservare la crema del caffè. Non andrebbe, dunque, girato in senso orario o antiorario, come quasi tutti noi facciamo. E, allo stesso modo, il caffè non va fatto roteare come se si trattasse di un calice di vino. Terminato di mescolare, il cucchiaino va riposto sul piattino. Non si lascia, quindi, nella tazzina, né tantomeno si pulisce con la bocca o si usa per raccogliere lo zucchero rimasto sul fondo.

Acqua in bocca: il segreto sta (anche) qui
Una volta terminato di bere il caffè, tazzina e piattino vanno riposti insieme sul vassoio, pronti per essere riportati in cucina. A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi che fine abbia fatto il famoso bicchierino d’acqua che, talora, anche a casa, viene servito con il caffè. Nel caso, quando berlo: prima o dopo il caffè? Alcuni sostengono che l’acqua vada sorseggiata alla fine. In realtà, è vero il contrario. Così facendo, si eliminerebbe il sapore del caffè appena gustato. L’acqua ha, invece, lo scopo di “pulire” il palato e di preparare le papille gustative affinché possano apprezzare fino in fondo le proprietà aromatiche del caffè.
NOTE
1Gli esperti di galateo evidenziano l’opportunità di mettere a disposizione degli ospiti differenti tipologie di zucchero (normale e di canna), miele e dolcificanti. In caso di zucchero in zollette, l’ideale sarebbe utilizzare le apposite pinze: si possono usare anche le dita, avendo però cura di toccare solo quella che andrà nella propria tazzina.